Corsi e ricorsi: storia di Davide e del suo antenato A. Strazzera, il “Pilota di Garibaldi”

In molte famiglie, non di rado, è radicata la convinzione di discendere da un capostipite famoso: nonni e zie, le “memorie storiche”, affermano con certezza (ma senza alcuna prova) che tale illustre personaggio del passato era un lontano parente, come se fosse necessario dover dotare di una sorta di lignaggio importante, o addirittura nobiliare, il proprio cognome.

Ma quante volte poi è vero? Poche, diciamo la verità. Non basta chiamarsi Altavilla per discendere dai conti normanni dell’XI secolo!
Se però sei un Ufficiale della Marina Italiana e sin da piccolo senti ripetere che la tua famiglia discende dal marinaio trapanese che ebbe un ruolo fondamentale nello sbarco dei garibaldini a Marsala, hai il dovere di approfondire, una volta per tutte, questa storia.

Ecco allora che comincia la ricerca di Davide, augustano innamorato del mare che sulla scia del padre, dei nonni e dei bisnonni (Nicola fu addirittura il Rais delle tonnare di Tunisi e Side Daoud tra ‘800 e ‘900), si imbarca per la prima volta all’età di 14 anni sulla Nave Calitea col ruolo di mozzo per poi, dopo aver conseguito il Diploma del Nautico ed il titolo di Capitano di Lungo Corso, perseguire la carriera militare in Accademia fino a rivestire oggi il grado di Tenente di Vascello.

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Il bisnonno Nicola, Rais delle tonnare di Tunisi e Side Daoud, con la sua famiglia. A destra, il più piccolo, è Antonio, il nonno di Davide

Di una generazione di marinai dal Settecento, Davide è attualmente l’ultimo navigante in attività, e, se i suoi figli non prenderanno la via del mare, chiuderà lo scrigno del tesoro familiare conservandovi la valorosa bandiera con più di 400 anni di storia.

La sua ricerca mi appassiona sin dalle prime battute perché, oltre alla curiosità per la storia in sé, l’obiettivo è ben preciso: “Antonino Strazzera, il Pilota di Garibaldi, è o meno un mio antenato?”

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Antonino Strazzera (1807-1891)

In questi casi la ricerca da effettuare è duplice, perché riguarda da un lato l’interessato, dall’altro il probabile antenato.

E allora, chi era questo Antonino Strazzera?

Quando, nel 1860, i Mille a bordo dei battelli Piemonte e Lombardo giunsero nei pressi di Marsala incrociarono la paranza (peschereccio) comandata da Antonino Strazzera, e a lui chiesero informazioni logistiche sul porto di Marsala e sulla presenza di navi borboniche. Egli, sorpreso da quell’incontro, rispose semplicemente “Signurimeu, sacciu chi ci sunnu due vapura ‘ngrisi”. Garibaldi, Bixio e i Mille, avuta quella preziosa informazione, invitarono a bordo il pescatore – da lì in poi chiamato “il pilota dei Mille” – e organizzarono le operazioni di sbarco e la successiva offensiva ai danni dei borboni.

In seguito il buon Antonino si recò a Palermo da Garibaldi: alcuni ufficiali lo riconobbero e qualche anno dopo gli fu concessa la pensione dei Mille (1000 lire all’anno!).

Dopo la sua morte, avvenuta il 6 Febbraio 1891, gli vennero intitolate vie sia a Favignana che a Trapani.

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L’atto di morte di Antonino Strazzera
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La lapide sulla tomba di A. Strazzera al cimitero di Trapani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Davide, dal canto suo, conosceva abbastanza bene il proprio ramo diretto, ma poco del ramo Strazzera, ovvero quello della nonna paterna, se non questa probabile discendenza dal pilota, tutta da provare.

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La famiglia di nonno Antonio e nonna Michela Strazzera; in basso la zia Maria e il papà di Davide

Grazie alla portentosa memoria della zia Maria (che ricorda il nonno con l’appellativo di Ciccio Paolo Tagghiapanzi), alle notizie storiche e alle ricerche genealogiche effettuate al cimitero e negli archivi di Trapani, alla fine il dubbio è stato sciolto: è tutto vero, Antonino Strazzera, il famoso Pilota di Garibaldi, è antenato di quinta generazione di Davide!

Scoperte del genere non si fanno tutti i giorni, ma Davide non aveva bisogno di avere le prove: in cuor suo sapeva che, da uomo di mare e servitore dello Stato, non poteva non essere legato a doppia cima a quell’uomo che un secolo e mezzo fa, nel suo piccolo, diede il suo contributo all’Unità d’Italia.

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Davide e… Il suo antenato!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aggiornamento Agosto 2019
Grazie al contributo del generosissimo Mirko Palumbo, possiamo ammirare anche una copia originale del decreto con cui il Re Umberto I riconobbe la pensione al Pilota di Garibaldi.

Decreto per pensione Antonino Strazzera pagina 1

Decreto per pensione Antonino Strazzera pagina 2

14 opinioni riguardo a “Corsi e ricorsi: storia di Davide e del suo antenato A. Strazzera, il “Pilota di Garibaldi”

  1. Ciao Davide
    Ti ringrazio per tutta l’informzazione sul Pilota Strazzera. Anche io ho investigato,Connosci quello che è stato scrito da Michelle Galitto , da Toniella Lamartina ed anche da Angelo Grimaldo? Se mi dai il tuo email te li mando-Saluti

  2. Salve, a un mercatino ho acquistato anni fa un decreto di Umberto I , dove viene accordata la pensione a Antonino Strazzera,vorrei allegare le foto se interessa

    1. Buongiorno Mirko, certo, è interessantissimo.
      Me la invii via mail e troverò dove pubblicarla nell’articolo.
      Grazie mille!

  3. Ciao Davide il mio nonno mi ha sempre detto di essere un parente di Antonio Strazzera 🙂 e so anch’io la storia del tuo antenato 🙂 un uomo straordinario!!!!

  4. Salve. Segnalo una precisazione su Antonino Strazzera fatta da Francesco Crispi in una lettera del 3 agosto 1898. È a pagina 198 del libro di Antonio Monti “Un nuovo volto di Mazzini” Milano, 1945, editore Sonzogno.

    1. Carissimo Gualtiero,
      Grazie per la preziosa informazione, riesci a fornire una copia di questa precisazione per arricchire l’articolo affinché tutti i discendenti di questo personaggio ad oggi noti potrebbero beneficiarne.
      Grazie mille

  5. Ciao Davide
    Ho trovato in un atto di provenienza alcuni nominativi a cognome STRAZZERA .
    [TESTO ELIMINATO DAL WEBMASTER]
    Mi sapresti dire se sono tuoi parenti e se hanno vissuto a Trapani in via Carolina civico 12/14 ?

    C’è chi dice che un’ armatore di cognome STRAZZERA fece costruire un palazzotto a fine dell’800 .

    Avrei bisogno di scoprire qualcosa di più
    Ciao massimo

  6. Ciao Massimo,
    Via Carolina è esattamente nella zona dove ha vissuto la Famiglia Strazzera. Mi riferisco a Via Biscottai, Via Torre dei Pali….e cmq Zona Torre di Ligny.
    Ti confermo che c’è stato un armatore di nome Strazzera. Forniscimi più elementi del duo documento/atto.
    Mi puoi trovare anche su davidecorso80@gmail.com

  7. Salve, scopro adesso questa pagina interessnte. Anch’io sono in qualche modo discendente di Antonio strazzera. Mio nonno mi raccontò diverse volte la storia di quest’uomo che condusse Garibaldi nel porto di Marsala. Per me la parentela parte da Leonarda Strazzera, madre di mio nonno Angelo Torrente e mia bisnonna. Credo che Antonio strazzera fosse suo nonno o uno zio. Se qualcuno può aiutarmi a scoprirlo ne sarei grato.

  8. Aggiungo che della parentela fanno parte due Rais della tonnara di Favignana. Uno si chiama Antonio Casubolo, dell’altro non ricordo il nome ma era figlio del primo, quindi Casubolo anche lui. Credo che mio nonno li indicasse come suoi zii. Ad entrambi sono dedicate due steli che indicano i loro record di pesca dei tonni e che si trovano nella tonnara di Favignana.

  9. Per Angelo Torrente.
    L’altro famoso rais di Favignana era Michele Casubulo figlio di Antonio.
    Nella tonnara di Favignana esistono due lapide che ricordano delle famose mattanze condotte in tempi diversi dai Casubulo padre e figlio.
    Alcuni discendenti di questi si trasferirono a Tunisi. e da lì in Francia:
    Sono avvocati e professori.
    Io li ho conosciuti quì a Trapani ed ho costruito il loro albero genealogico.
    La pensione per il pilota Strazzera fu data grazie all’interessamento dell’on. marsalese Abele Damiani.
    Anche per i Strazzera in origine Strazzeri sono in possesso dei documenti sin dalla loro prima presenza a Trapani.
    Rosario Salone

  10. Ciao sono la nipote di strozzerà mio parente che fece sbarcare a Marsala Garibaldi, anche di due militari fratelli che lavoravano nei sottomarini militari

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